<%=Request.QueryString("f")%>
© HermesArtStudios
progetto multimodale
Sez. Lexis |
Ricerca & Critica: ARTE CONTEMPORANEA & SPETTACOLO |
Installazione d'arte contemporanea
Progetto di
Federico Caramadre Ronconi
Davide
Orlandi Dormino
Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, piazza Venezia, Roma.
Un incontro di due prospettive, Merce Fragile
nasce dalla collaborazione di due artisti eterogenei, Federico Caramadre,
fotografo e regista, e Davide Dormino, scultore, che, lavorando a quattro mani,
hanno realizzato uno scenario di guerra centralizzato sull'idea dell'odio
razziale, dei totalitarismi, del campo di concentramento, della memoria della Shoah che macchia ancora
la dignità dell'uomo di oggi, e che riporta ad una riflessione sull'abiezione
del tempo presente; un pacco bomba, siglato come un collo di merce "in entrata",
la carne appesa, le camicie militari, le guerre che, per dovere morale di
cronaca, riguardano ancora realtà molto vicine.
Il tema della mostra si basa su una serie di richiami visivi e concettuali, dal tempo presente al tempo storico, lo spettatore è direttamente coinvolto nell’environment, percorso ostile creato dalle maglie del filo spinato steso per tutto lo spazio della galleria.
Un'azione performativa è un ulteriore chiaro rimando all'intero tema dell'installazione: l’arte, l’essere umano, gli oggetti ad alto contenuto simbolico, intesi come merce fragile.
Hanno partecipato: Massimiliano Mirabella, pittore; Giacomo Montanaro, pittore; Valentina Martino Ghiglia, attrice.
Paola D'Andrea
"MERCE FRAGILE"
di Piera Peri
Installazione d'arte contemporanea e mostra d'arte
Galleria Horti Lamiani, stazione Termini, Roma.
L'installazione nasce dalla collaborazione di Federico Caramadre Ronconi,
fotografo e regista, e di Davide Orlandi Dormino, scultore.
Filo spinato che corre, in modo disomogeneo, formando barriere e confini lungo i
muri della galleria. Appesi ad esso sacchi di cellophane contenenti carne e
camicie militari che suggeriscono una crocifissione contemporanea. Un binario
fatto di scarpe, simboli di identità perdute e segatura sparsa in un ambiente
claustrofobicamente oscurato. Un pacco bomba sigillato come un collo di merce in
entrata. L'Associazione Culturale Horti Lamiani propone Merce fragile,
un'installazione accompagnata da una performance che nasce dalla
collaborazione di Federico Caramadre Ronconi, fotografo e
regista, e Davide Orlandi Dormino, scultore, con la cura di
Paola D'Andrea.
Merce fragile mette in scena il ricordo di un paesaggio bellico, umiliato, arido e disumanizzato; rievoca lo strazio del campo di concentramento, esplicitamente richiamato da oggetti, parole e atmosfere che, nell'immaginario collettivo ed artistico, sono ancora talmente presenti da aver fatto privilegiare agli artisti una forma di comunicazione primaria, quella emotiva. Ma da questa presto si accede ad una più discreta forma di riflessione: la riattualizzazione del tema della violenza razziale e della mercificazione dell'essere umano. Ma anche il ruolo della creazione artistica all'interno della società odierna, il suo valore simbolico e comunicativo e la sua frequente riduzione a valore economico o di potere. Il filo spinato, il binario indicato dalle scarpe, la scadenza spaziale della carne sottovuoto e delle camicie militari intessono tutti un percorso di rimandi visivi e temporali che corrono tra la memoria del passato, lo Shoah, e la memoria del presente. La memoria del passato si rinnova attraverso gli elementi delle guerre di oggi: i pacchi bomba, la carne straziata, le figure simboliche di filo spinato che sorreggono un pannello centrale incorniciato da una stella "spinata" di David. Come due ignudi michelangioleschi, l'aspetto scultoreo delle forme umane viene schiacciato in prospettiva sulla parete per richiamare un'immagine di protezione e di dolore. I livelli di comunicazione della mostra si strutturano secondo una "regia" audio–visiva precisa e serrata. Tre azioni si sviluppano in ripetizione: il passaggio di un barbone (azione prima), l'interpretazione teatrale di un passo di Gadda che racconta la deportazione di due donne (azione seconda) e l'azione ripetuta di due moderne vestali che si passano un recipiente colmo di acqua (azione terza). La contaminazione concettuale dell'azione performativa dialoga con l'intervento "audio" di una traccia musicale reiterata e volutamente estraniante che cede il passo ad una voce che recita il testo di un radio–racconto di Federico Caramadre dal titolo Nessuno è innocente.
Merce fragile, un work in progress, che sarà poi sviluppato come copione teatrale e soggetto cinematografico, che risponde con chiarezza all'interrogativo sulla funzione dell'arte, ieri ed oggi.
Hanno partecipato: Matteo Pizzarello, videomaker; figuranti. Acconciature Roberto Paggi.
"MERCE FRAGILE"
Installazione scenografica
Anfiteatro Tor Bella Monaca, rassegna "nuovi scenari italiani"; Roma.
L'installazione, interamente concepita per il palcoscenico, vede la presenza
di sei artisti per altrettante opere d'arte contemporanea.
Federico Caramadre ha invitato gli artisti Davide Dormino, col quale ha progettato l'insieme scenografico, Alessandro Baronio, Tommaso Cascella, Elise Desserne, Federico Paris, a partecipare con un'opera al percorso tracciato dal filo spinato. Merce fragile mette in scena il dramma della segregazione e dell'annichilimento attraverso i linguaggi dell'arte. E se da una parte le opere degli artisti scelti sono dichiaratamente contemporanee, inserite in uno spazio scenico caratterizzato da una stella che disegna sei zone di filo spinato, in ogni area costituita da un triangolo, esse sono chiamate a connotare un ambiente, che equivale a uno stadio emotivo della prigionia. L'azione performativa delle attrici, che a ogni "stazione" riproducono un tema dell'arte classica (l'Aurora, la pietà o i prigioni morenti di Michelangelo, la vocazione di S.Matteo di Caravaggio, S.Caterina d'Alessandria di Raffaello, il pensatore di Rodin), è anch'essa divisa in sei momenti, che ripercorrono altrettante fasi della segregazione cui sono sottoposte le protagoniste della storia.
© Hermes Studi d'Arte Associati
© All rights reserved by
Hermes Art Studios
Unauthorised
copying, reproduction, lending, public exhibition and broadcasting prohibited.
ATTENZIONE: Programma tutelato dalle leggi sul copyright, dalle leggi sui diritti d'autore e dalle disposizioni dei trattati internazionali: da questo sito web è possibile accedere ad alcune immagini, che insieme ai testi, ai disegni e alle forme grafiche, sono sotto tutela della H.A.S., qui pubblicate per concessione degli autori. La riproduzione o distribuzione non autorizzata delle immagini o qualunque altro utilizzo non autorizzato, anche parziale, delle creazioni esposte in galleria, sarà perseguibile nella misura massima consentita dai termini di legge.
COPYRIGHT: all rights reserved. Unauthorised copying, reproduction, lending, public exhibition and broadcasting prohibited.
Hermes Art Studios
H.A.S. è un’iniziativa degli STUDI D’ARTE ASSOCIATI con supervisione del "Progetto HERMES"
© All rights reserved
HermesArtStudios by Hermes - Studi d’Arte Associati 2002
E' vietata la riproduzione anche parziale delle immagini e dei testi presenti
sul sito
www.hermesartstudios.com