Federico Caramadre

Federico Caramadre lavora come scrittore e regista teatrale. Ha personalmente scritto e diretto una serie di spettacoli, cortometraggi cinematografici e videoclip. È iscritto E.N.A.P., S.I.A.E. e all’A.R.S. (Artists Rights Society) e socio onorario di associazioni di categoria per Scrittori e Artisti. Dal 1999 è edito e rappresentato con una media di due scritture drammaturgiche annue. Figura nell’annuario S.I.A.E. del “Teatro in Italia” nella categoria “novità italiana”. Ha pubblicato alcuni romanzi, raccolte di racconti, due saggi. Ha all’attivo diverse scritture tra prosa e drammaturgia.

Federico Caramadre lead his own estetic research by degrees and as an artist all round: from painting to photography and cinema to utilization of new technology, author experiences find dramatic scripture like his novels, further means between his own various disposal, therefore study to substain his own creative journey.

More info: www.federicocaramadre.com

 

Condividi su Facebook

Di che segno sei

Feature: 90’


Rif. S.I.A.E.
Titolo DI CHE SEGNO SEI
Autore  FEDERICO CARAMADRE
Codice Opera 122666

SOGGETTO

INTRODUCTION

Il progetto è il risultato di una serie di esperienze che l’autore ha realmente vissuto operando come assistente volontario per portatori di handicap, e si prefigge lo scopo di sensibilizzare, introducendo lo spettatore al mondo dei disabili, con un taglio obiettivo ma anche solare, niente affatto cupo o alienato.

Sul medesimo argomento l'autore ha pubblicato un romanzo breve dal titolo "Dalla colonia subnormale", Hermes Edizioni 1999.

 

SYNOPSIS

È la storia di un gruppo di malati psicofisici assistiti da alcuni volontari durante le vacanze.

La vicenda si svolge nell’arco di un mese in un paesino, località di villeggiatura, con partenza da una grande città, luogo in cui risiede il centro organizzativo e logistico che si occupa a tempo pieno della cura dei disabili psicofisici, in seguito alla chiusura dei nosocomi.

Vincent, un pianista che per motivi personali non riesce più a suonare, parte come assistente volontario per una colonia estiva di portatori di handicap, tagliando così tutti i legami con la sua vita di sempre.

Il primo luogo di riferimento del soggiorno è un convento gestito da tre suore. Dal convento, utilizzato come residenza e luogo di stazionamento, il gruppo di operatori volontari e assistiti, parte giornalmente per una serie di gite, incappando nelle situazioni più disparate e dipingendo la quotidianità da un’altra prospettiva, quella dei “diversi”, tra diffidenza e barriere architettoniche, qualunquismo e imbarazzo, fino alla vera solidarietà di gesti semplici manifestata dalla gente comune in alcune circostanze.

Il gruppo dispone di un pulmino da venti posti circa, con autista al seguito. Si sposta con cadenza quasi giornaliera, visita luoghi turistici della provincia, la sera si ritira nel convento, dove, tra l’altro, maturano storie d’amore, piccoli incidenti, litigi, interrogativi e disagi nel mondo degli operatori e parallelamente in quello degli utenti assistiti, mettendo in risalto, attraverso le vicissitudini umane dei singoli, le difficoltà, il senso, e il valore del sacrificio e del volontariato nella società contemporanea.

La realtà che Vincent trova è dura, ma risolutiva del suo stato. Conosce Mary, se ne innamora. La storia tra i due cresce all’interno della colonia estiva per disabili tra mille piccole disavventure: è intensa, delicata e vera, ma, alla fine, si dovrà tornare alla vita di tutti i giorni…

 

DIRECTOR’S STATEMENT

Come già affrontato in ambito letterario con la pubblicazione di un romanzo breve dedicato al valore delle “diversità”, sento l’esigenza di raccontare con le immagini un mondo poco conosciuto come quello dei disabili, scegliendo però di farlo “dall’interno”, annullando così quel filtro straniante che viene a crearsi ogni volta che si entra in contatto con l’handicap, per arrivare invece a scoprire che le differenze non sono altro che delle barriere inventate in genere solo da chi non osserva e non conosce, dei muri creati ad arte, spesso istintivamente, solo a causa di quel timore che deriva da una mancata comprensione dell’altro.

“Di che segno sei”, tratta la realtà dell’handicap psicofisico nel suo più semplice, amaro e sorprendente vissuto quotidiano, è raccontata attraverso l’occhio di Vincent, inizialmente diffidente di una realtà tanto difficile da valutare quale il mondo dei disabili psicofisici. Di qui, si dipanano aneddoti e storie personali, altri personaggi con i loro singolari meccanismi psicologici, nell’intenzione di descrivere un mondo poco conosciuto, spesso difficile da raccontare, e invece anche divertente e curioso.

Vincent, bravo musicista, e Mary, studentessa universitaria, ci conducono con le piccole storie dei loro assistiti e di tutto il gruppo, nel tessuto di una verità sottile e niente affatto alienata, spesso simpatica, spesso tragicamente cruda. La loro storia d’amore nasce tra le difficoltà e gli equivoci del gruppo, ospite nel convento per le vacanze estive, e cercherà degna conclusione, probabilmente, altrove, nella vita di tutti i giorni.

Grazie alla pratica giornaliera del dedicarsi al suo assistito dawn, Vincent scoprirà un mondo pieno di sfumature di cui ignorava l’esistenza, oltre a lati del suo carattere assolutamente inattesi, e tornerà a suonare.

L’inserimento di una storia d’amore nel racconto, oltre a essere un volano di emozioni e interesse, è un frequente meccanismo che si verifica in questo genere di microcosmi, muove delle circostanze, avvicina alla tenerezza dei personaggi disabili, si presta per una larga lettura e aiuta nella composizione drammaturgica a comporre gli eventi.

Il racconto della “diversità” beneficia di questo meccanismo orchestrale, al quale vengono integrati episodi di raccordo, sottotrame di personaggi secondari, e “situazioni” reali colte dal vero. Il progetto prevede così un attento bilanciamento tra verità e finzione, tra una messa in scena tradizionale e una strutturazione drammaturgica del reale guidata al servizio del racconto.

 

LOCATION

Tutte le location sono state studiate per una facile e pronta realizzazione del film. Si tratta di luoghi effettivamente esistenti in uno stretto raggio, a partire dal punto di riferimento principale che è il convento. Di seguito un breve elenco.

·         Convento

·         Centro sportivo con piscina

·         Parco divertimenti

·         Maneggio

·         Paesino di provincia

·         Città

 

STUDIO DEI PERSONAGGI

Vincent: 33 anni, corporatura media, capelli corti di colore castano scuro, carnagione chiara, creativo, insegnante di musica al conservatorio, volontario alla prima esperienza, è sorpreso e coinvolto dal contatto umano che si crea con le persone che partecipano alla colonia estiva.

 

Mary: 28 anni, fisico snello, carnagione chiara, capelli lunghi e scuri, occhi chiari. Veste con gusto, bella presenza, studentessa universitaria fuori corso, volontaria laica per scelta, non alla prima esperienza. Riversa nel volontariato l’affetto e la partecipazione che mancano nella sua vita.

 

Fabrizio: 37 anni ca. dawn, corporatura media, capelli castani, leggermente brizzolati e radi, occhi castani, estrazione medio-borghese, vive in famiglia, genitori anziani, non autosufficiente, ridotta capacità di linguaggio, assistito in colonia da Vincent.

 

Giulio: 60 anni ca. magro, capelli corti quasi tutti di colore bianco, occhi castani, attivo, schizofrenico, oligofrenico, ossessivo, patologie derivate da trauma infantile, vive in struttura casa-famiglia, ha una sorella quasi coetanea che non può occuparsi di lui.

 

PIEtro: 45 anni ca. altezza media, magrissimo, gran camminatore, capelli corti e brizzolati, occhi verdi, carnagione bianca, ritardo mentale lieve, autosufficiente, goliardico, assistito da Vincent: è da anni frequentatore assiduo del centro, anche se potrebbe vivere nel suo appartamento. Sempre giocoso e pronto allo scherzo. Intimamente affettuoso e alla ricerca di continui contatti umani.

 

Anna: 25 anni ca. dawn, fisico minuto, capelli lunghi biondo scuro, carnagione bianca, occhi celesti, proveniente da famiglia benestante che non le fa mancare nulla, specie in vestiti, molto curata nell’aspetto, ha un grande affetto per Mary da cui è assistita.

 

Betti: 50 anni ca. altezza medio-bassa, capelli tinti rosso scuro, leggermente sovrappeso, capogruppo dei volontari della colonia, cultura media, nubile, d’ispirazione cattolica, orgogliosa, dimostra una certa severità nei suoi atteggiamenti e nelle prese di posizione.

 

Suor Mattia: 60 anni ca. cuoca del convento, materna, disponibile, è presa a ben volere da tutti gli ospiti della colonia. Vero fulcro del convento. Instancabile e sempre indaffarata.

 

Suor Angela: 40 anni ca. amministratrice del convento, bella presenza, in attesa dei voti definitivi.

 

Mistichelli: 45 anni ca. alto, sempre abbronzato, occhi scuri, capelli ondulati media lunghezza di colore castano chiaro, ben curato nel suo aspetto, professore d’inglese, sposato, volontario stagionale esperto di colonie estive, dinamico, sempre pronto alla battuta ma mai polemico, alla ricerca costante d’approcci verso le donne. Assiste Giulio, che conosce molto bene.

 

Coccia d’ovo”: autista della colonia, 30 anni, capelli rasati a zero, di nome Massimo, fisico atletico, occhi scuri, tatuato sulle braccia, cultura medio-bassa, spontaneo, diretto negli approcci, allegro (soprannome affibbiatogli da Pietro, uno degli assistiti).

 

Cristina: operatrice volontaria alla prima esperienza, 22 anni ca., altezza media, occhi castani, formazione cattolica, iscritta al secondo anno d’università, facoltà di lettere, leggermente sovrappeso, capelli castani schiariti sul biondo. Sembra voler ben figurare in ogni occasione, specialmente agli occhi di Betti. Assiste Laura.

 

Nadia: 40 anni, magrissima, psicologa, direttrice del centro d’assistenza ai subnormali e organizzatrice delle colonie estive. Decisa e sicura, non ha scrupoli nel prendere decisioni difficili.

 

Antonia: 60 anni ca. taciturna, ha un lieve ritardo mentale e poca facilità di movimento dovuta all’artrite incipiente. E’ assistita dalla capogruppo Betti.

 

George: immigrato della Costa D’Avorio, corporatura media, capelli corti e neri, occhi neri, porta piccoli occhiali, è residente in Italia da circa tre anni, studente universitario di medicina. Silenzioso e preciso, si dimostra pronto per far valere il proprio pensiero quando necessario. Assiste Salvo.

 

Rosetta: operatrice volontaria, laica, 35 anni ca. media statura, bruna, donna piacevole ed esuberante, con esperienza oramai decennale nel settore del volontariato. Cosciente della propria valenza nel campo, ha una certa inclinazione affettiva per Mistichelli.

 

Gigi: dawn di 50 anni ca. chiamato Gigione per la sua mole, assistito dall’infermiere perché richiede assunzione di psicofarmaci, gira sempre in canottiera e pantaloncini.

 

Gabriella: autistica di 40 anni ca. corporatura esile, risponde alle domande che gli vengono poste solo dopo tempo con rapidi cenni. Ha un rapporto di complice affetto con Pietro, è assistita da Rosetta.

 

Claudia: 30 anni ca. molto riservata, difficoltà di deambulazione, epilettica ma autosufficiente. Richiede sostegno soprattutto psicologico. Si veste come una bambina. Assistita da Rosetta.

 

Laura: ragazza di 22 anni, sulla sedia a rotelle da una vita, richiede attenzioni particolari per via della sua minima autosufficienza. Assistita da Cristina.

 

Alfredo: 40 anni ca. dawn, taglia piccola, poco loquace e affettuoso fino all’eccesso, ha bisogno d’assistenza igienico-sanitaria personale, sempre seguito dall’infermiere.

 

Salvo: schizofrenico, oligofrenico, ipercinetico. Soggetto a rischio, va controllato a vista. Ha sui 33 anni, mediamente alto, fisico atletico, camminatore infaticabile, parla pochissimo, si masturba in continuazione.

 

infermiere: di nome Michele, ha 27 anni, è un tirocinante nell’attesa d’assunzione a tempo indeterminato presso un ospedale. Il volontariato costituisce per lui una fonte d’esperienza sul campo e incrementa il suo punteggio.

 

Partner attached PROFILE: A.N.F.F.A.S.

La scrittura del testo originale è stata possibile grazie all' A.N.F.F.A.S., “Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli e Adulti Subnormali”, è una organizzazione meritoria creata dagli stessi familiari dei disabili, per ovviare alle enormi difficoltà di gestione delle patologie fisiche e psichiche invalidanti. La sede principale è a Roma, con succursali in tutto il territorio nazionale, dove attraverso la gestione di strutture permanenti, professionalità specifiche si occupano dell’intera vita dei disabili psicofisici, dall’assistenza al lavoro, dall’educazione alle vacanze estive. Oltre che di psicologi, infermieri e alte professionalità del settore, l’A.N.F.F.A.S. si avvale di operatori volontari e del sostegno delle istituzioni. L'esperienza diretta dell'autore come volontario si è svolta presso centri estivi dell'associazione.

 

COMPANY PROFILE

La HermesArtStudios, è una realtà associativa impegnata in un programma di diffusione della cultura delle arti. Nasce nel 2002, dando seguito all'attività societaria iniziata nel 1997, su progetto del Gruppo Hermes (1990), producendo progetti nei settori creativi di arti visive e spettacolo.

Nel 2003 la Hermes Studi d’Arte Associati, di cui Federico Caramadre è presidente e fondatore, riceve la Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana per attività culturali.


CONTACT

Web: www.hermesartstudios.com/contattaci.htm

 


Federico Caramadre Ronconi
www.federicocaramadre.com

Artist represented by ARS - E.N.A.P. - S.I.A.E.
Unauthorised copying, reproduction, lending, public exhibition and broadcasting prohibited.
© All rights reserved Federico Caramadre by Hermes Art Studios